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la leggenda di tristano |
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dlo piú dolce sonno, che mai avesse neuno cavaliere? ché
io si iera cola mia donna in grande sollazzo e in grande allegrezza, e tu se’ venuto ed hámi tolto lo mio sollazzo. Ma se
tu fossi cavaliere, tu Scatteresti bene cara. Or ti dico che
tu ti parti di qui, ch’io voglio sapere s’io truovo cosí dolce
sonno com’ie avea ora indritto». Allora si pose giuso a dormire. E Governale torna inverso T. e truova T. nelo diserto
e contogli sí come avea trovato Pallamides a piede d’una torre.
Allora torna T. e Governale inverso la torre, lá dove avea
trovato Pallamides. E T. quando vide che Pallamides dormia,
disse: «Vae chiama Pallamides e digli che vegna ala battaglia, ch’io l’aspetto». Ed allora sí ritorna Governale a Pallamides e prendelo a chiamare, e Pallamides non intendea
neente di queste cose. E allora Governale sí ismontoe giuso
da cavallo e prese anche Pallamides per l’elmo e comincialo
a tirare per grande forza. E tanto lo tiroe che Pallamides si
fue isvegliato. E dappoi che fue isvegliato, vide ch’iera lo
scudiere, quegli che altra volta l’avea isvegliato e trattolo di si
dolce pensiero ov’egli iera, che gli parea essere cola sua
donna a tanto compimento d’amore. Ed egli disse alo scudiere: «Iscudiere, tu se’ troppo folle, e dicoti, se tu fossi
cavaliere, tu l’acatteresti caro ciò che tu fatto m’hai». E Governale rispuose e disse: «Io sí vi dico che voi sí dobiate
prendere l’arme, che lo tuo pensiero non ti vale neente, ché
messer T. t’aspetta alla battaglia». E quando Pallamides
intese che T. aspettava lui ala battaglia, incontanente si
leva suso in piede e prende suo iscudo e sua lancia e
monta a cavallo e viene via ala giostra con T. Allora sí si
disfidano insieme l’uno l’altro e dappoi sí si vegnono a fedire
insieme intrambodue li cavalieri ed ispezzansi le lande adosso
insieme. E ferirsi sí forte insieme l’uno l’altro che intrambodue
li cavalieri si vanno in terra de’ loro cavagli e li cavagli sopra
li cavalieri, sí che ciascuno fue assai disbrigiato di questo
cadere. E incontanente sí si rilevano suso intrambi li cavalieri e sí mettono mano ale spade e viene l’uno inverso l’altro
e incominciansi a fedire dele spade e a dare di grandi colpi,