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Parea ancora che candellieri e terribili combattessero insieme. Per la qual cosa il proposto, abbiendo compassione alla famiglia sua, fece torre questa Cintola, e fecela portare nella casellina dell’orto fuori del castello, dov’elli solea stare quand’era di mala voglia; e la sera v’abergò elli con vij compagni. Onde dispiaccendo a Dio, ch’ell’era sì vilmente trattata questa santa Cintola, la notte nel primo sonno s’aprese nella casellina un grande fuoco, e parea che tutta ardesse; sì che appena poterono campare costoro con alquante cose e non vollero gridare, credendo che'l fuoco menimasse; e’l fuoco pur cresceva, e la casa non compieva d’ardere. Temendo il proposto il furore de’Pratesi, e di non perdere le cose che avea, comandò a’ vij suoi servidori che votassero la casa pianamente, che non si sentisse dalla gente: ma per la paura del fuoco non ne trasser ogni cosa; sicchè la santa Cintola vi rimase con altre cose. Faccendosi di, non parea che la casa nè’l fuoco venisse meno: ed elli chiamando i calonaci a veder questo fatto, a pena a pena poteano darmi fede; però che’l fuoco era allora spento, e la casa non era arsa nè guasta. Allora si fecero grande maraviglia: e disse allora il proposto; Io veggio che questa è quella Cintura che mi disse Michele; e questo adiviene perché non sta bene. E d'allora inanzi le fecero grande reverenza, e fecero fare una cassetta d'ariente inorata; et poi la misero nell'altare della vergine Maria, dove è ora con altre orliquie. Disse il proposto; Io non voglio che si predichi ancora al popolo, che nel crederebboro; anzi direbbero che fusse guadagnaria. E quando Michele diede la Cintola al pro posto Uberto fue nel M.C. xlj anno.

Ora avete udito come la Cintola pervenne alla pieve. Ora voglio dire li grandi miracoli che Idio ne mostrò a’ fedeli cristiani.




Nella pieve si avea questa usanza, che quando veniano le feste, si cavavano fuori dell'altare di santa Maria la cassetta, e poneanla in su l’altare di santo Stefano. E per la festa di santo Giovanni dicol-