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quel pizzico d’aroma opera a meraviglia, o su la teglia, o sul testo, o in graticola. Evidentemente egli non conosce soltanto la vita, ma anche la morte degli animali. Cotto, il cibo è versato in un’unica scodella, completata da due forchette: la scodella è posta su d’un tavolinuccio zoppo; ad un lato lui, di fronte siede la moglie Placidia, la cui prosperità contrasta col nome bizantino.

Mi domandano se voglio favorire. Ma io non voglio favorire la vostra colazione; io vorrei favorire la vostra placida lietezza coniugale. Senza tovaglia, un piatto unico di coccio, due forcine di stagno! Ecco il segreto per non far volare le stoviglie su la mensa coniugale.

— Piruzz, via, andiamo a bere un bicchiere dall’oste!

Lo conduco a stento.

— Ma perchè?

Crolla il capo, poi dice: — Veda, dopo mi viene troppo vigore. E mo’ vera, Placidia?

Quando fummo dall’oste — e Placidia non c’era — si morse l’indice ripiegato, e sospirò un «Eh!» comicissimo, rivolto al Signore. Io scoppiai dal ridere.

— Alla vostra età, Piruzzo? Vergogna!

— Ma io non me ne accorgo mica d’avere sessant’anni! È che queste... donne vogliono vedere la bella gioventù!