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no i cesti della pesca, e giungono al mattino nei borghi circostanti dove vendono il pesce. Mi si assicura, ed io non stento a credere, che se quegli asini avessero la virtù di parlare, come fece l’asina di Balaam, potrebbero raccontare di certe loro consuetudini da imbruttire il volto di un moralista puritano: consuetudini primitive e naturalistiche che temperano il rigore della legge sul matrimonio. Comunque si giudichi, qui è ignorata l’agitazione per il divorzio. Qui si compie prima ciò che nella società avviene deplorevolmente dopo.

Questo isteron-proteron risolve il grave problema.

Belle col cesto come antiche canèfore, più belle ancora traenti — erette, scarne — il filo dalla rocca, lungo la riva del mare!

Ma non batta allora a danza il martelletto di un organo! Giù il cestello, via la rocca: le figure ieratiche si scompongono. Pare un coro a tondo su antico vaso.


*


Il postino compare per l’ultimo, quando l’ombra è stata divorata dal sole. L’arrivo del postino è desiderato e giocondo. Giacchè noi possiamo desiderare di vivere solitari e sepa-