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lo ti scannerà, e il tuo capo, cinto d’alloro e posto su largo piatto, ornerà la vetrina di un salumiere. I tuoi genitori, o porcello, non ti hanno insegnato questa dolorosa scienza della vita per il fatto che essi stessi la ignoravano; se no, non ti avrebbero procreato. Questo fenomeno stesso forse avviene anche per noi, ed è l’Inconoscibile il vero propulsore che manda avanti la macchina della vita.
— Nonna, quanti anni avete? — chiesi un dì alla vecchia.
— Più di settanta! — (Ne ha più di ottanta, ma o non lo vuol dire o non lo rammenta.)
— Vi ricordate del tempo del Papa, quando da queste parti non correva il vapore?
— Allora ero giovane, — rispose, — e non ricordo più! — Diceva «giovane» e doveva avere allora quasi cinquant’anni! Ma la natura le ha tolto la memoria, e così ha attaccato una seconda vita a quella cartapecora! Anche le ha tolto gli affetti, e la voce non gli è più rimasta che per rimbrottare: per tale modo la vita fisica si prolunga fuori del limite comune.
Però l’altra mattina, domenica, l’ho sorpresa nell’atto di porgere al figlio, che è nonno alla sua volta (benchè abbia tutti i capelli ancor neri: in questo villaggio — forse per-