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XVII.
La morte dei nobili pini.
«Guardateli bene, bambini miei, questi pini, perchè un altr’anno non li vedrete più».
Questa è la piccola selva dei nobili pini che sorgono lungo l’argine della via ferrata (anzi la via ferrata, diciotto anni or sono, quando fu posata su questo litorale — che allora era deserto — squarciò la selva dei nobili pini; e i pini, ogni volta che il vapore vi passa, sembrano occhieggiare, con curiosità e paura insieme, il mostro di fuoco dall’alto dei loro ombrelli di verdura, e se non avessero le radici, fuggirebbero. Alcuni di questi pini si sono staccati dal gruppo dei loro fratelli come per cercar rifugio presso le onde del mare).
Lungo quest’argine mi piace ora andare in compagnia dei miei figliuoli, verso la detta selva. Essi accettano ben volentieri di venire, perchè quei giganteschi alberi fanno regali ai piccoli bambini; regalano le pine pesanti, ma che dentro proteggono e nascondono la mandorla del pinòlo, dolce e piccina.
Questa foresta era come una gran sala che