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(Oh, stupida domanda la mia! Ma per i giovani l’andare in fretta è cosa naturale come per i vecchi l’andare adagio. Pare impossibile quanto spesso noi facciamo una questione morale di una questione puramente fisiologica!)

La proposta del viaggio insieme non mi sorrise molto: guardai quelle potenti leve delle sue gambe lunghe, quella moltiplica esagerata della sua bicicletta, e sospirai. Eppure, o fosse effetto dell’esempio — come avviene agli asinelli — o beneficio della strada che corre ondulando in lievi e lunghe discese e salite, o miracolo dell’ora e della stagione, il fatto è che percorsi anch’io di volata quei venti chilometri.

Era la dolce terra, erano i verdi colli, le ombrose ville, le borgate, i lontani castelli ammantati a festa come per farmi piacere e persuadermi sempre di più del grande amore della madre natura. (Rettorica! quando avrà bisogno per i suoi affari della tua morte, la proverai la buona madre natura!)

— Ma lei è un routier di prima categoria, — mi disse il giovane commesso, — e per un uomo di quarant’anni non è cosa comune.

— Trentanove, signore! — corressi (oh, vanità!) e augurataci buona fortuna, egli per Salso, ed io seguii per la mia strada.