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San Mauro, perchè voi di San Mauro siete gente cattiva.
La donna crollò ancora il capo e fece diniego forte con la mano:
— Miga, miga! L’è un’altra storia che non si può raccontare. Bisognerebbe che quelli che sono qui — e indicava i morti che erano in sua custodia — potessero parlare. E invece non parlano niente. Forse avrebbero caro di confessare: ma qui stanno tutti buoni e zitti anche senza nessuno che li badi; invece quand’erano vivi! Ma ci dev’essere uno lassù che fa la cappata!
E segnava anche lei l’immobile cielo.
*
Il piccolo libretto di Myricae è nato qui, — pensai, — in questo campo del riposo senza risveglio e quelle piccole canzoni in origine non furono scritte per le dame e pei letterati, ma per consolare e placare le ombre dei cari morti. Il buon Dio Pan molto lodò quel canto, nato col sapore di questi campi vicini, dove molta storia riposa; e allora insegnò al giovane poeta il secreto dell’anima del pesco che fiorisce; della rondine che svola; della campanella che squilla sul colle selvaggio; insegnò quali suoni convengano alla