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ma egli si affrettò a smorzare il mio entusiasmo con un discorso molto assennato: io intanto non sarei riuscito mai ministro (questo lo sapevo da un pezzo), secondariamente una simile nomina sarebbe stata contraria alla   p r a t i c i t à.   Questo pure io sapevo, ma conservo le mie idee in proposito, cioè che è necessario rompere il cerchio fatale della così detta   p r a t i c i t à.   Se no ripeteremo in eterno il motto di Tiberio, imperatore.

L’imperatore Tiberio, ogni volta che usciva dalla curia — che sarebbe come dire il Parlamento dei nostri tempi — era solito esprimersi così ai senatori prosternati davanti a lui: «Oh, homines ad servitutem paratos!» Lo diceva in greco, che era la lingua elegante di quei tempi. Egli proferiva una feroce verità garbatamente, ed essi potevano fingere di non comprendere.