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religioso silenzio, interrotto ogni tanto dalle lente solenni parole del biscazziere: — «Messieurs, faites votre jeu. Rien ne va plus. Le jeu est fait!» — e sempre così; la pallina corre, scende, si ferma: un soffio impercettibile di sospiro represso, che usciva alfine, era la sola manifestazione dell’angoscia o della gioia.
Il rastrelletto raccoglie, con la rapidità di una mano rapace, i gettoni: ricca messe, più ricca di quella che la terra può maturare in un anno nel campicello del pio colono. Indi si comincia da capo con voce monotona: — «Messieurs, faites votre jeu,» ecc.; e gli occhi talora spiavano con paura se dalle vetrate appariva la luce di Febo Apolline.
Ebbene, è così: nella vita sono molte camere segrete, ove bari e biscazzieri di ben altra natura che questi qui alla r o u l e t t e, mettono in circolazione i falsi valori. Oh, schiera nera coi bracciali rossi, qui appari, ed invadi!
Macchè! gli uni e gli altri si inseguono perennemente, come i fantocci delle giostre, senza toccarsi.
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Lasciai dopo breve ora quel ritrovo, e mutati gli abiti e toltomi con abbondante acqua — come una purificazione — il contatto di