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po, fate reverenza! Questi privilegiati sono così potenti e sicuri che di voi non si preoccupano: essi formano il cocchio, il quale è convinto che sarà sempre sopportato dalle ruote; e le ruote siete voi! Noi, che leggiamo Platone in greco — come può attestare il postino — e vestiamo di candore l’anima e le membra, siamo le molle che cerchiamo di attutire gli urti fra il peso crudele del carro e i sobbalzi delle ruote infelici. Otteniamo per ora che gli individui che stanno sul cocchio, siano più umani e pesino meno; togliamo intanto dalla vita i bari che mettono in circolazione i falsi valori; acquistiamo, tutti, migliore coscienza; riformiamo l’inutile scuola dell’alfabeto, semplifichiamo e miglioriamo la vita! Dopo, il resto verrà da sè, quale esso sia: quale voi vorrete».
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Perchè io non ho parlato così?
Perchè a fare il profeta vero è difficile, e perciò bisogna scusare se vi sono molti falsi profeti.
— È vero che mettono in prigione a cantare:
Su venite in fitta schiera?
così mi chiese un bambino, invocandomi come arbitro in una questione avuta con i suoi