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62 | la guerra | [1266-82] |
un’ora di diporto a quegli eletti, lagrimasse e affamasse lunghi anni la vile bordaglia1.
Il gran Federigo, aggravando le tasse, disusato avea i servigi almeno; ineguali maniere di contribuzione, ai sudditi molestissime, disdicevoli al governo, e male accordantisi con quel sì ordinato dispotismo, ch’avea egli in mente. Or la nuova avarizia assottigliata in ogni parte, i servigi richiese, senza tor le gravezze poste in luogo di quelli. Onde non solo volle il militare servigio, e l’armamento delle navi, non mai discontinuati per l’addietro, ma solo talvolta ricattati con la contribuzione ch’adoa appellavasi o adoamento; ma cento altri ne ricercò de’ più riposti e strani. Scrivonsi a servir sulle regie navi marinai e non marinai: chi s’asconde o fugge, è perseguitato senza mercede: i genitori, i fratelli, le sorelle imprigionansi, affinchè il contumace per amor loro si dia volontariamente nelle rabide mani de’ commissari2. Intanto costretti i comuni a mandar il danaro delle collette in ogni luogo ove al re piaccia3: costretti i cittadini a portarlo tra i rischi e i disagi, fabbricati dal mal governo medesimo. Se attende uom quetamente a sua industria, il mandan corriero con lettere e spacci, o a custodir prigioni; e sol per danaro trar si può di briga4. Alle vetture, alle barche dan piglio gli officiali, i famigliari del re, de’ magistrati, dell’azienda pubblica, de’ castellani, dei feudatari: e servigio gridan del
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- Capitoli del regno di Sicilia, cap. 28 e 64 di re Giacomo.
- Capitoli del regno di Napoli, 10 giugno 1282.
- Nic. Speciale, lib. 1, cap. 11.
- Bart. de Neocastro, cap. 12.
- Saba Malaspina, cont. pag. 331.
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- Bart. de Neocastro, cap. 12.
- Capitoli del regno di Sicilia, cap. 44 di re Giacomo.
- Capitoli del regno di Napoli, pag. 26 e seg.
- ↑ Capitoli del regno di Sicilia, cap. 13 di re Giacomo.
- ↑ Saba Malaspina, cont. pag. 333.
Capitoli del regno di Napoli, 10 giugno 1282.