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344 | la guerra | [1285] |
terzo di Francia corse oltre i Pirenei a guerra disutile e ingiusta; lasciovvi sessantamila vite d’uomini, e la sua stessa; smentì il nome d’Ardito1 con gli smisurati preparamenti e l’esito miserando, e fatto notevol nessuno, se non furon gli ammazzamenti d’Elna e di San Filippo.
Sotto questi quattro principi, mezz’Europa s’agitò per la siciliana vendetta del vespro. Mantennela con vittoria il più debol tra loro, contro le unite forze dei tre potentissimi; tutti mancarono nel medesimo anno ottantacinque; e dalle loro ambizioni altre ambizioni, indi altri mali rinacquero. Ma la Sicilia, sciolta dal legame della comune signoria con Aragona, sola ne restò a guerreggiar contro il reame di Napoli e ’l papa; e s’ordinò con migliori leggi; e per maggiori fatti d’arme rese chiaro il suo nome.
FINE DEL PRIMO VOLUME.
- ↑ Morì fuggendo e disfiorando ’l giglio. Purg., c. 7