[1285] |
del vespro siciliano. |
321 |
per Francia, e darle passaggio per lo Rossiglione, terreno di gran momento nella guerra che sovrastava. Occupata da Pietro la città; guardato per lui il castello; Giacomo fuggì da una fogna, lasciando prigioni moglie e figliuoli; e senz’altro aspettare passò a’ nimici1.
I quali, deliberata che fu in Francia la impresa, adunarono da mezz’Europa forze smisurate. Correano al bando della croce e del soldo, Francesi, Piccardi, Provenzali, Guasconi, Borgognoni, Tolosani, Brettoni, Inglesi, Fiamminghi, Alemanni, Lombardi; e più fu l’italica gente nell’armata, di navi pisane e genovesi, oltre quelle di Provenza e Guascogna. Cencinquanta galee, navi di trasporto assai più, e nell’esercito noveraronsi diciassettemila uomini d’arme, diciottomila balestrieri armati da capo a pie’, sopra centomila fanti, e più numero di guastatori, saccomanni, e bagaglioni, e ottantamila vetture; nel che accordansi a un di presso gl’istorici tutti dei tempi, e il grave d’Esclot aggiugne non potersi credere da chi non l’avesse visto con gli occhi. Tardamente questa gravosa moltitudine si adunò alfine a Tolosa, nelle feste di pasqua del l’ottantacinque. Ivi la mostra si fece2; si spiegò l’orifiamma: e la seguiano con molta baronia lo stesso re Filippo e’ figliuoli
- ↑ D’Esclot, cap. 134, 135, 136. Geste de’ conti di Barcellona, cap. 28. Bart. de Neocastro, cap. 91. Nic. Speciale, lib. 2, cap. 1. Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 56.
- ↑ D’Esclot, cap. 181 e 187. Montaner, cap. 119. Bart. de Neocastro, cap. 91. Nic. Speciale, lib. 2, cap. 1. Gio. Villani, lib. 7, cap. 102. Geste de’ conti di Barcellona, loc. cit. Il cronista dice 20,000 i cavalli, e infiniti i fanti. Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 54. Veggasi anche il Nangis, nella Vita di Filippo l’Ardito, in Duchesne, Hist. franc. script., tom. V, pag. 544.