[1283-85] |
del vespro siciliano. |
319 |
e trascelgono lor deputati col nome di conservatori, che veglino al ben del paese, e richieggano gli altri di entrar nella legaD’Esclot, cap. 132. Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 38 e 39, Bart. de Neocastro, cap, 91. Carbonell, Chron, fog. 76. Carbonell scrisse nel secolo XV, ma con gli archivi d’Aragona a sua disposizione. Ei dice che i Catalani furono men baldanzosi verso Pietro, «così ne ottennero maggiori concessioni, o per dir meglio la restituzione di quelle franchige che Pietro avea annullato per collera e naturale avversione. Il Carbonell narra in quest’incontro un fatto assai bizzarro: che i Catalani chiamati al servigio militare, vi si presentarono con le lance senza ferri e le guaine senza spade né pugnali; e richiesti di tale strana apparenza, risposero umilmente: esser così venuti per non fallare il giuramento al re, che avea bruciato lor carte di costituzioni, libertà, e privilegi; e che a rischio di perder beni e persone il seguirebbero così inermi dovunque ei volesse. Pietro, mitigato a tal sommissione, rese le franchige per un diploma dato di Barcellona a dì 11 gennaio 1283 (1284 secondo il nostro computo dell’anno che comincia dal 1º gennaio). Veg. anche Feliu, Anales de Cataluña, lib. 11. cap. 17. L’autor delle Geste de’ conti di Barcellona (nella Marca Hispanica del Baluzio), che è catalano assai caldo, si lagna de’ nobili e comuni d’Aragona che negarono gli aiuti al re, ma non fa parola delle dissensioni civili di Catalogna, che in vero furono men aspre. Del rimanente io ho ritratto più particolarmente quest’abbozzo delle discordie di Pietro coi sudditi dal diligentissimo Surita, il quale, ancorchè non contemporaneo, compilò gli annali su’ documenti e scritti de’ contemporanei; perchè il Neocastro le accenna appena ancorchè con candore; il d’Esclot sa di troppo cortigiano. Montaner, cap. 110, con manifesta bugia loda il grande accordo delle corti di Saragozza col re, e la loro prontezza alla difesa. A un di presso dice il medesimo a cap. 112, per le corti di Barcellona.</ref>.
Queste civili dissensioni d’Aragona non ritrarrò più largamente, perchè fuor del mio disegno sarebbe. Giova sol ricordare, che il medesimo confermamento di franchige assentì Pietro al reame di Valenza; e più volentieri a’ Catalani, quando nel richiesero all’entrar dell’ottantaquattro, assembrate lor corti a Barcellona; perchè lì vedea pronti a seguirlo in tutte imprese, e a’ fatti di Sicilia pensava.