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300 | la guerra | [1284] |
chiamava parlamento in Foggia per lo dì primo dicembre. A Melfi indi il tramutò per lo minor caro del vitto. Ebbe sospetto in quel tempo, e forse da calunnie, che tre giudici suoi, tra quali un Quintavalle, e Tommaso di Brindisi, barese, praticassero tradimento di bruciargli la flotta; onde chiamatili a sè, mandolli alle forche come ladroni, non risguardando all’onore e privilegio dell’uficio. Dopo questi esempi non grati a’ sudditi, conturbato e febbricitante va a Melfi, sperando nel parlamento gran cose.
Perciò impaziente il fa adunare, rimanendosi egli in palagio, infermo, o per dispetto delle note disposizioni degli animi: e negatigli novelli tributi, a precipizio lo scioglie. Indi al solito rifugio tornò di papa Martino; che prodigalissimo del non suo, gli avea dato poc’anzi un’altra decima per tre anni su tutte chiese d’Italia, e ribandito avea la croce contro l’isola dei ribelli. Corrieri sopra corrieri mandavagli il re; sognando già danari, indi uomini ed armi, e nuova guerra: e dissimulava ad altrui ed a sè medesimo il morbo che lo tirava alla tomba1.
In grave età, colpito al petto, distrutto di rammarico e rabbia, cadde in una febbre continua; talchè a fatica di Melfi si trasse a Foggia, a incontrar la regina Margherita, che tornava di Provenza; con la quale assai dolorosa la vista fu, e Carlo appena ebbe forza di stender a lei le tremule braccia2. Allor fu la prima volta che senza inganno
- ↑ Saba Malaspina, cont., pag. 417, 418, 419. Anche Ricobaldo Ferrarese, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 142 e 252. Nic. Speciale, lib. 1, cap. 29, e lib. 6, cip. 10; Francesco Pipino, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 695, e parecchi altri attribuiscon la morte di re Carlo al dolore e dispetto di que’ casi della guerra di Sicilia.
- ↑
- Saba Malaspina, cont., pag. 421.
- Tolomeo da Lucca, Hist. ecc., lib. 24, cap. 11; in Muratori, R. I. S., tom. XI.
- Un diploma di Carlo I dato di Melfi il 14 dicembre tredicesima Ind., provvide alle spese per lo viaggio della regina. Nel r. archivio di Napoli, reg. 1283, A, fog. 8, a t.