ad assottigliarsi per molti
disertori; passò tal contagio nell’oste; non menomavasi per guardie
che il re facesse mettere ai passi; non per le ordinate inquisizioni
strettissime de’ disertori; nè per un atroce comando, che mostra in
Carlo le smanie della tirannide al guardare qual precipizio già il
trascinava. Perch’ei, quasi non sapendo ritener altrimenti i regnicoli
che non lo abbandonassero, assomigliando a fellonia la fuga che
snervava l’esercito regio, ordinò prima il sette agosto da Bruzzano, e
più volte appresso, si mozzasse il pie’ a tutti i disertori; ma disse
il pie’ indistintamente pei Saraceni; pe’ cristiani, da carità
maggiore, designò che si troncasse il sinistro. Gran pezza
continuarono per tutta la ritirata e queste fughe e questi orrendi
gastighi1: nulla giovarono al re. Avea alle spalle Reggio intera e
minacciosa; in Sicilia s’incalzavano gli armamenti; il proprio
esercito si assottigliava, si disfacea,
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- Docum. XIX e XXII.
- Diplomi dati in campisin obsidione Regii a 2 agosto duodecima Ind. (1284). Agli uomini di Martorano e d’altre città. Mandino subito catturati i marinai e subsalientes (erano quelli destinati al maneggio delle vele) che senza commiato lasciavano l’armata regia, e si spacciavano campati dalle mani de’ Siciliani, r. archivio di Napoli, reg. 1283, A, fog. 166.
- Diplomi dati del campo a Bruzzano il 6 agosto duodecima Ind. perchè a Squillaci e in altri luoghi si ricercassero i disertori della flotta, e a prevenir quelli dell’esercito si ponessero guardie de’ terrazzani a tutti i passi vicini al campo, cioè: Nicastro, S. Biaggio, e altri. Si guardi che non passino travestiti da mercatanti, ibid., fog. 167, a t.
- Diploma dato del campo a Bruzzano il 7 agosto, per custodirsi come sopra, per cagion de’ disertori, i passi di Cotrone, Sanseverino, Tatina, Rocca Bernarda e vicinanze, ibid.
- Diploma dato del campo di Bruzzano il 9 agosto duodecima Ind. (1284). Ordinovvisi di fare per tutte le terre marittime, una rigorosa inquisizione di coloro che avessero ricevuto stipendi per l’armata, e l’avesser lasciato; e di prenderli e mozzar loro il piè sinistro, ibid., fog. 54.
- Diploma dato di Cotrone a 17 agosto, agli uomini di Castrovillari, che facciano stretta guardia per catturare questi disertori dell’armata, ibid., fog. 159.
- Diploma dato di Cotrone a 17 agosto, agli uomini di Castellamare, per mandargli prigioni i marinai disertori, ibid., fog. 169, a t.
- Diploma dato di Brindisi il 7 settembre tredicesima Ind. perchè da Taranto gli si mandassero alcune galee delle isole e costiere del golfo di Napoli, abbandonate senza permesso da’ nocchieri, vogadori e sussalienti, ibid., fog. 161.
- Diploma dato di Brindisi a 9 settembre tredicesima Ind. (1284) per farsi catturare i marinai delle navi provenzali che, disarmata la flotta, fuggissero, ibid., fog. 6.
- Due diplomi, dati di Brindisi il 9 settembre, perchè si ritenesse, anche con la forza, Giovanni de Coronato genovese, che da Taranto si volea partire per Genova col suo galeone, ibid., fog. 162.
- Diploma dato di Brindisi a 12 ottobre tredicesima Ind. È un’altra lettera circolare per catturarsi i disertori della flotta, ibid., fog. 6, a t.