per la
virtù di Guglielmo de Ponti catalano, e d’un picciol presidio di
Catalani e Siciliani, nel quale si noveravan Messinesi trecento.
Sostennero i nostri ogni più duro assalto; e la vigilanza alle guardie
faticosissima ai pochi: e con fino saettar dalle mura scemavano gli
assedianti, gente vendereccia o venuta a forza, odiante forse il
vecchio re cui la fortuna volgeva le spalle, e mormorante per la
penuria delle vittuaglie, non provvedute abbastanza dal principe di
Salerno, e scarsissime d’altronde quell’anno