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244 | la guerra | [1283] |
di Grenville e Antonio Bek inviò, portatori d’una lettera, ove conchiudea: non se a lui ne tornassero ambo i reami di Sicilia e Aragona, lascerebbe compier tanta crudeltà al suo cospetto, nè in sua terra, nè in altro luogo ove potess’egli attraversarla1. Significò al principe di Salerno avere risposto a Carlo un no assoluto2: gli stessi legati mandò a re Pietro3. Alfine, a trarsi d’impaccio del tutto togliendo ogni luogo all’assicurazione del campo, comandava al siniscalco di Bordeaux, che tenesse la città a disposizione di Carlo e del re di Francia4.
Ma i due nemici re tuttavia sceneggiavano. Pietro, di Sicilia commise ad Alfonso in Aragona, che scegliesse i campioni; che ne scrisse poi cencinquanta, perchè in ogni caso non mancassero i cento; ed eran Catalani, Aragonesi, Italiani, Siciliani, Alamanni, e anco un figliuol del re di Marocco, disposto a convertirsi alle fede di Cristo se n’uscisse con vittoria. Carlo dal suo canto fabbricar facea a Parigi cento armadure finissime; e, partitosi da corte di Francia, tutto ordinava al duello, o a farne mostra; e raccolse infino a trecento campioni, per la ragion medesima dell’avversario; che de’ cento primi, sessanta eran Francesi, Provenzali il resto. Vi si pose in lista ancora
- ↑ Rymer, Atti pubblici d’Inghilterra, diplomi del 25 marzo e 5 aprile 1283, tom. II, pag. 239, 240.
Ivi nell’epistola a re Carlo si legge: Kar sachez de verité qe pur gainer teus deus Reaumes come celui de Cezile e de Aragon nous n’en serrions gardeins du chaump où la susdite bataille se fest; mes mettroms peine et travail en totes les maneres qe nous saverons qe pes e acord fust mist entre vous, come celui qe mout le vodroit. - ↑ Ibid. La frase è, avere rifiutato tut outre.
- ↑ Ibid., pag. 241.
- ↑ D’Esclot, cap. 104.
Questo attestato, che non si legge in alcun altro contemporaneo, toglie tutte le contraddizioni che si troverebbero nell’operare di Eduardo, il quale negava prima il campo, e lasciava poi costruir la lizza, e venire i combattenti. Consegnata per que’ giorni la città a’ Francesi, s’impediva il duello senz’altra briga.