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del vespro siciliano. |
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vendetta. Narra la tradizione
ancora, che il suon d’una voce fu la dura prova onde scerneansi in
quel macello i Francesi, come lo _shibbolet_ tra le ebree tribù; e che
se avveniasi nel popolo uom sospetto o mal noto, sforzavamo col ferro
alla gola a profferir _ciciri_, e al sibilo dell’accento straniero
spacciavanlo. Immemori di sè medesimi, e come percossi dal fato gli
animosi guerrieri di Francia non fuggiano, non adunavansi, non
combatteano; snudate le spade, porgeanle agli assalitori, ciascuno a
gara chiedendo: «Me, me primo uccidete»; sì che d’un gregario solo si
narra, che ascoso sotto un assito, e snidato coi brandi, deliberato a
non morir senza vendetta, con atroce grido si scagliasse tra la turba
de’ nostri disperatamente, e tre n’uccidesse pria di cader egli
trafitto1. Nei conventi dei minori e dei predicatori irruppero i
sollevati; quanti frati conobber francesi trucidarono2. Gli altari
non furono asilo: prego o pianto non valse; non a vecchi si perdonò,
non a bambini, nè a donne. I vendicatori spietati dello spietato
eccidio d’Agosta, gridavano che spegnerebber tutta semenza francese in
Sicilia; e la promessa orrendamente scioglieano scannando i lattanti
su i petti alle madri, e le madri da poi, e non risparmiando le
incinte: ma alle siciliane gravide di Francesi, con atroce misura di
supplizio, spararono il corpo, e scerparonne, e sfracellaron
miseramente a’ sassi il frutto di quel mescolamento di sangui
d’oppressori e d’oppressi3. Questa carnificina di tutti gli uomini
d’una
- ↑ Saba Malaspina, cont., pag. 355.
- ↑ Cron. anonima della cospirazione di Procida, loc. cit., pag. 264, ove leggesi: «Andaru, a li lochi di frati minuri, e frati predicaturi, e quanti ci ndi truvaru chi parlassiru cu la lingua francisca li aucisiru ’ntra li clesii.» Ciò si riscontra con la tradizione dell’uccider cui parlava con l’accento straniero.
- ↑
- Saba Malaspina, cont., pag. 355 e 356.
- Cron. anon., loc. cit., pag. 265.
- Bart. de Neocastro, cap. 14.
- Chron. S. Bert. in Martene e Durand, Anec., tom. III, pag. 762.
- Gio. Villani, lib. 7, cap. 61.
- Ricobaldo Ferrarese, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 142.
- Franc. Pipino, ibid., pag. 686.
- Giachetto Malespini, cap. 209.
E gli altri citati nell’appendice.