Pagina:La giunta romana ed il comizio popolare del 22 settembre 1870.pdf/21






Il giorno 20 settembre le truppe italiane entrarono di viva forza in Roma per la breccia. Colle colonne di attacco di Porta Pia, entrarono per la breccia nello stesso tempo alcuni emigrati romani, fra i quali distinguerò, per bisogno di questa narrazione, il mio amicissimo Giovanni Costa di Trastevere.

Raccoltisi insieme questi emigrati, irruppero nella città; ed unitisi a varii cittadini, disarmarono colla forza diversi soldati papalini, e s’impadronirono così di armi e di munizioni. Ebbero essi occasione due volte di usarne contro colonne di Zuavi; e due degli emigrati romani furono feriti.

Intorno a questo nucleo di generosi combattenti, presto si radunò una frotta di gente, che vedendo sgombre ormai le strade dagli scherani del Papa, incominciò a gridare si andasse al Campidoglio a costituire una Giunta provvisoria.

Il Costa, ch’era da tutti considerato come il loro capo, arrivò con molto popolo in Campidoglio, ove nelle Camere senatorie trovò alcuni cittadini di Roma, che il bisogno di provvedere alla cosa pubblica aveva quivi condotti. Fra essi ricorderò D. Ignazio dei Principi di Piombino, D. Emmanuele dei Principi Ruspoli, Augusto Silvestrelli, Vincenzo Rossi.