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60 LA GIOTENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI.

Bernardo di Iacopo Rinuccini, cittaììino riputatis- simo, venne mandato al Poggio, con gente arma- ta, onde ricondurre Caterina in Firenze. " Dove giunta, non venne ella ricondotta alle case me- dicee, ma data in custodia alle monache domeni- cane di Santa Lucra in Via San Gallo.

Quel chiostro era «tato ristaurato verso la metà del decimoquinto secolo da Madonna Con- tessina de' Bardi, móglie di Cosimo il vecchio. La fondazione di esso però rimontava a centocin- quant'anni prima; ma Papa Eugenio IJ. aveva tolto il convento alle Domenicafne, le quali; per usar le espressioni della bolla, più di vanità mon- dane occupavansi che non del servizio di Dio; es- sendo divenute vergogna per la religione, scan- dalo per la città. Cosi Madonna Contessina ebbe da intraprendere non solo la riedificazione del sacro luogo, ma ancora una completa riforma. Mentre il suo sposo ricostruiva il vicino chiostro di San Marco, e riccamente fornito di libri e d' opere d' arte lo assicurava alP ordine dei -Pre- dicatori , Madonna Contes3ina impiegava tutta la sua dote nel far rivivere il convento di Santa Lu- cia. 11 santo arcivescovo Antonino T aveva coa- diuvata nella pia opera, prendendo la direzione spirituale delle monache dell'ordine cui egU stesso apparteneva ; le quali ivi si raccolsero ed abitarono sino ai tempi della dominazione fran- cese che soppresse il convento destinando ad al-