Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/47


LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI 31

LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. 31 maggio fu scritto al Cardinale deMedici: «Slamo incirca all’ora decima: il Duca muore, e il confessore raccomanda l’anima a Dio. Vegga, reverendissimo signore, che nuova, e quanta forza d’animo le bisogna. S. E. è ancora in vita, ma non cè quasi più speranza. Dio lo voglia conservare! Affretti V. S. la sua venuta.» Lorenzo morì la mattina del 4 maggio. Cinque settimane dopo nacque colui, che inosservato allora, doveva dopo diciotto anni entrare al possesso della eredità dei successori di Cosimo il vecchio: Cosimo, primo granduca di Toscana. ’Il doloroso avvenimento diede una salda direzione alla vacillante politica di Leone decimo. Il Papa, come abbiamo già detto, fu in ogni tempo nel suo cuore propenso per la Spagna. Se egli si era accostato alla Francia, l’aveva fatto per avere ad ogni caso un appoggio nelle frequenti mutazioni di quell’età; come pure per l’incertezza di chi sarebbe successore alla corona imperiale, della quale in quell’istante così gravido di avvenimenti, molto si occupava il mondo. Appena però le circostanze divennero urgenti, la propensione vera di Leone si mostrò. Mentre ancora giaceva infermo Lorenzo, il Papa concluse (15 gennaio 4519), col giovane re di Spagna Carlo di Absburgoiuna lega segreta, che è rimasta ignota fino ai giorni nostri;"° lega che precèsse quella del 1 5211, ìa quale eziandio doveva rimanere scono-