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28 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI

che vi assistessero i più prossimi parenti, sebbene Madonna Alfonsina fosse in casa. Da questo ragguaglio si vede che la borghesia della cadente repùbblica faceva tuttora valere i suoi diritti in casa dei futuri signori: ecclesiastici appartenenti a grandi istituzioni sono i testimoni al battesimo. Lo spedalingo di Santa Maria Nuova era il sopr4ntendente di quello spedale civile, il quale fondato da Folco Portinari padre della Beatrice di Dante, è andato col tempo sempre crescendo. Sn Lorenzo era la cura della casa Medici e della famiglia, la quale aveva in quella chiesa la sua cappella sepolcrale in vicinanza della celebre sua biblioteca Quasi di pianta rifabbricataai tempi di Giovanni d’Averardo, e di Cosimo il vecchio, e dai Medici sempre protetta, la Basilica Laurenziana, alla quale Leon X, che era stato di essa canonico, concesse i privilegi di cappella papale, è in oggi ancora di giuspatronato dei Granduchi di Toscana. Il monastero delle Murate, non fondato dai Medici ma da essi principalmente protetto, sarà nominato spesso nel corso di questa narrazione. Il convento delle Domenicane di Annalena era fondazione d’una vedova sconsolata, Annalena de’Malatesti, che si ritirò ivi in solitudine quando il suo marito Baldaccio d’Ànghiari fu proditoriamente ucciso, nel palazzo della repubblica, verso la metà del secolo decimoquinto. Due sacerdoti e due badesse tennero a battesimo la futura