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LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI 27

rimente preso quel piacere che se f ussi stato maschio. M""* la Duchessa sta hene et ha hauto per dio gratia un bon parto.» Già fin dalla culla parve predetta alla bambina quella vicenda. di felicità ed infelicità, di favori e disgrazie che doveva continuarle per tutta la. vita. Nel primo momento però tutto procede bene: ancheilpadre.dilei migliorò. «Il Duca sta molto meglio )> si dice nelle nuove mandate-in quel giorno medesimo a Roma «e la Duchessa sta bene, et la bambiua ancora, e è una bella fanciulla.» IH 6 aprile ebbe luogo il battesimo. Il re Francesco aveva fatto promettere per mezzo dèt Cardinale di Bibbiena a Lorenzo de’ Medici, che se la Duchessa avesse partorito un maschio, egli avrebbe fatto il compare. Siccome ciò non accadde, vennero scelti altri compari. «Questo di ad bore ventidue» scrive il Gheri a Benedetto Buondelmonti «se baptezata la bambina se le posto nome Caterina, Maria, Romola. Caterina haveva nome la madre della Duchessa; Maria se le posto rispecto ad esser baptezata in, di del sabato, et e (1 di della nra. Donna, et e nominata Romola, come e solito fare a Firenze a tutti; e compari sono stati lo spedalingo di S. M. Nuova, il prior di S. Lorenzo, la badessa delle Murate, e la badessa dannaléna, le quali hanno mandato dua sacerdotisene sono anco tolti du altri laici ciò, e messer Paulo de Medici et el moro.*’» Non v’è menzione