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16 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI

46 LA GIOVEIiTÙ DI GATIMIA DE* MEDICI. piparava al viaggio per la conclusioDe del mairimioDio. Nuir altro poteva dar più magnificenza alla comparsa di Lorenzo nella corte ftncese. Il daca di Urbino, come già abbiamo detto, era tornato • a Fiirenze, dopo essere rimasto tre mesi in Ancona a curare, la ferita, essendosi V indotto per mediazione straniera Francesco Maria della Rovere a cessare per il momento dal far valere le sue ragioni sullo stato a luì tolto. Nel mano del iòiS Lorenzo prese la via di Francia. AppeAa si seppe il suo imminente arrivo, Francesco Vettori -gli andò incontro per condurlo al Re. Là corto era ad Amboise: ivi il re Francesco ricevè con molta onoranza e con regio splendore quell’ospite che p:esto doveva divenir suo cugino. Furono a lui destinate le più belle stanze del castello, dalle mura q dalle torri del quale lo sguardo dominava la bella Turrena, e la Loira. Era quello un soggiorno prediletto dei re di Francia, dacché Carlo VII aveva riunito Amboise ai beni della corona. Ivi nel paese dei più splendidi castelli reali e cavallereschi di Francia, dove il castello di Rlois unisce l’architettura del mediò evo con quella jiéi tempo di Luigi XII, e di Francesca I; ove Ghambord primgia qual capo d’opera della Renaissance; dove AjOiye-rideau e Chenonceaux, abitati da Diana di Poitiers e da Caterina de’ Medici gareggiano, se non in vastità, in bellezza almeno con Chambord medesimo; dove