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la spffliy fasciò di metterla in opera. (Vasari Vita di Filippo Brwielleschù) Il David di Donatello stava aopra una colonna in mezzo al cortile, cosicché poteva ben vedersi dalla strada. Di là fu tolto e trasportato nel cortile del Palazzo de* Priori, ove più tardi il Duca Cosimo fece porre la fontana colla statuetta del Yer- rocchio. L* Orfeo di Bandinella, collocato sopra una massiccia base lavorata da Benedetto da Rovezzano, era d'ingombro nella corte, é fu tolto più tardi a ri- chièsta del Cardinale Carlo de* Medici. (Vasari, Vite di Donatello e del Bandinelli.) Anche la Giuditta di Dona- tello e la copia del Laocoonte fatto dal Bandinelli rima- sero per qualche tempo nel cortile Mediceo : nel secondo cortile eravi la fontana di Antonio Rossellino (Vasari, Vita di questo). Michelangelo a richiesta del Cardinal Giulio cambiò la loggia in una sala a datole (cioè alla loggia) forma di camera con due Bnestre inginocchiate, che furono le prime di quella maniera fuori de*palazzi, ferrate. » Oltre Giovanni daUdinedipinseroiviCristofano Grherardi di Borgo San Sepolcro, e il giovale Vasari. Vasari, Vite del Buonarroti , del Gherardi, e di Gto» da Udine, e una Lettera a Pietro Aretino, Ediz. Le Mounier. Le sculture antiche furono in parte sciupate nella rivo- luzione dopo il 4 494, in parte trovansi oggi nella col- lezione degli Uffizj.

'* « i 497, M Maii. Piero di Lorenzo di Piero dipin- tore per la dipintura dell* arma del Re di Francia al palagio di Piero de* Medici L. 33. 40. » Regesta floren^ tina, presso Gaye loc. cit. , I, 587.

^ Alazzi, Ricordi di Filippo di Cine Rinuccini, Firenze, 4840, pag. 430.