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464 LA GIOYERTÙ DI CATBRIlfA DB* MEDICI.

U vescovo di Fai» aggiunse ciò che segae: a Per la attera della Ex* dei Duca la S. Y. R. inteoderà lo sfortuoato caso delia saa dolcissima consorte della qnal cosa S. Ex* se n'ó molto accnorata et ne lia preso tanto dispiacere quanto più scrivere non potrei. Et per- chè io so che la S. V. B. ama S. Ex* come inm padrOf però me ne dolgo seco, et maxime perchè dubito che aggiunto al male di S. Ex' questo tanto dispiacere et fastìdio che piglia della morte di sua consorte tanto benigna et da S. Ex* tanto amata, che non segua qoa^ che grande disordine di che Dio ne guardi. Io non entro in altro con la S,,Y. R. perchè sono tanto afilieto che r animo non me lo patisce. Però se scrivo cosi bre- ve, la prego me admetta la scusa, et a lei humilmente me raccomando. »

^ San Marco fu rifabbricato da Cosimo il vecchio, e San Gallo da Lorenzo suo nipote. Quest* ultimo fu disfatto neiranno itf29 innahzi l'assedio.

'* Estratto dal registro dei morti di San Lqrenzo: a Addi XVI di Febraio 15Ji4.Fede per me Cancel- liere infrascritto qualmente al libro nero vechio de morti de Sig^ Uffiziali di grascia della città di Firenze dove per e* tempi che in esso sono stati descritti e' morti nella prefata città infra gli altri sotto l* infrad» tempo e al detto libro esistente pure in detto uff» 37& appare r infrasca nome della lilma Sigra Duchessa nel modo forma et come segue cioè Addi xxviiij d'Aprile 4549 . La Illma. Duchessa de Bologna Franzese Donna del Signor Duca d'Urbino Lorenzo de' Medici passò