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LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. 444

Cellini stesso fu imposto di lavorare ad un calice (cosa che fu occasione a lui di assai dispiaceri), il quale dopo tnolti anni doveva essere compito da un ^Itro pel duca Gosimo. "*

Il 7 di novembre finalmente, poco innanzi la sua partenza, Clemente. VII diede a quattro prelati francesi la porpora. I nuovi cardinali fu- rono r elemosiniere maggiore del Re, Giovanni Leveneur de Tilliers vescovo di Eisieux,'il ve- scovo di M^con Claudio di Languy della fami- glia Civry, il benedettino Filippo De la Chambre della casa d'Auvergne, biszio di Caterina, e finalmente quelf Odetto di Coligny chiamato Car- dinale di Chatillon , figlio del celebre Ammira- glio e nipote di Montmorency, il quale dopo molte vicende fu espulso , per V accessione sua agli Ugonotti, dal collegio dei cardinali ; ed esi- liato dopo la battaglia di San Denis, morì di ve- leno in Inghilterra. Dopo il concistoro il Papa celebrò la messa pontificale , e diede quindi la solenne benedizione colP assoluzione per tutta quanta la Cristianità, com'egli è solito fare il Giovedì santo e la Pasqua di Resurrezione. Verso il S7 novembre, andò egli a bordo della galera , mentre il Re e i suoi prendevano la via verso Avignone.

Il 4*0 di decembre del 4533, Clemente, di ritorno dalle coste della Provenza, fece il suo ingresso in Roma , dove il 26 setteoibt^ ^^VV '^s^^w';:^