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cipalissima consigliera in un tempo lacerato dalle fazioni. .

La giovane Duchessa di Orléans seppe pre- cipuamente procacciarsi il favore del suocero che sempre le dimostrò assai benevolenza,- e allu- dendo ai passati giorni luttuosi e ad una migliore speranza, le diede per divisa un arcobaleno col motto Parta luce e' serenità. Divisa ingannevole, quando si pensi alla storia sua posteriore !

Una festa intanto seguiva Y altra. Il Papa allour tanandosi dal rigoroso cerimoniale che lo voleva se- gregato da tutti, pranzò alla tavola stessa colla re- gina Eleonora. Si fecero da .una parte e dall'altra moltissimi donativi. Fra gli altri il Re presentò il Papa d' un tappeto di Fiandra splendidamente lavo- rato, rappresentante F ultima cena. Al Cardinale de' Medici, il quale nobilmente rifiutò donativi di gran costo, nella guisa stessa che Filippo Strozzi e Palla Rucellai non vollero la dignità di cavalieri francesi, ei regalò un leone addomesticato, donato a lui da Ariadeno Barbarossa. Fra i donativi -del Papa era un corno di liocorno lungo due braccia, il quale aveva, dicevano, la proprietà di rendere innocuo il veleno nelle pietanze. Benvenuto Gel- lini racconta come il Papa desse a lui ed air ore- fice milanese Tobia, protetto del cardinale Salviati, la commissione di far disegui per la incastona- tura di questo liocorno, e come per via d' intrighi fosse preferito il, progetto del Milanese; mentre al