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438 LA GIOVENTÙ DI CATEBIIfA DE* MEDICI.

dinaria , così pare che V educazione a lei data , insieme colle vicende nelle quali fin dalla nascita tpovossi avvolta, svolgessero in lei una precoce maturità. Le non troppo abbondanti notizie della sua gioventù jion dicon nulla del modo con cui fu allevata. Mai nomi delle gentildonne che s' inte- ressarono della fanciulla, i nomi di Clarice Strozzi che a lei bambina ed orfana mostrò amore materno, di Maria Salviati e di Caterina Gybò che si presero cura dh lei adolescente, fanno fede della educa-' zione che ella ebbe. Delle prime due spesso àb- biam noi fatto parolai L' ultima provata da aspre vicende, era tanto insigne pel suo sapere molto superiore alla solita femminile istruzione, quanto per forza di carattere e per virtuoso tenore tli vi- ta. Se Clemente VII aveva così contornata la giovane parente, non può mettersi in dubbio che la sua educazione fosse per tutti 1 rispetti accu- rata; e che , per quanto giovane fosse innanzi il suo matrimonio, ella recava dail*^ Italia, afflitta allora sì da infiniti guai, ma giunta pure al colmo della sua gloria scientifica ed artistica, alcuni principii che le rimasero fissi nell' anima per. tutti .gli anni futuri. Ch'ella serbasse quegH alti prin- cipii, oltre l'attaccamento alla patria che pure non rivide più, mostrossi eziandio nelP interesse eh' ella, prese alla sorte di molti suoi connazionali: fra i quali più di tutti le. fu in grazia il poeta ^iamanni. Da Firenze sua patria recò ella le