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442 LA aiOVENTÒ DI €ATÈRIIfA DE* MEO|CI.

durre questa» sua maniera ambigua di operare nella lunga lotta d' interessi fra loro inconcilia- bili. Primieramente ei fondò la. lega -fra Carlo V, r Impero, P Inghilterra , Milano e Firenze con- tro la Francia; si hiostrò titubante e sgomento dopo la battaglia di Pavia, per la smisurata pos- sanza di €arlo;^^ si. collegò però di bel nuovo eoa quesjDo/quindicol Re di Francia, dòpo il sacco di Roma, e la vana spediziopis francese centra Napoli; venne a patti un'altra volta coff Im- peratore onde liberamente sfogar V ira sua contro i Fiorentini; e anche dopo che egli ebbe coronato Carlo V, e questi ebbe aperte a lui nuòvamente le porte della sua città nativa, rimase ligio alF an- tica politica di uomo al tempo stesso debole e ambizioso; quando poi l'imperatore mostrò di voler procedere seriamente riguardo al Concilio-, cercò un appoggio nella Francia. Ma, la mercè dr un tempo così confuso di passioni e d' intrighi , di un tèmpo nel quale tante cose abbandonarono il consueto andamento, potè egli conseguire oon politica siffatta i suoi fini, ménp male assai di quel che si sarebbe dovuto predire: il Papa rimase in termini, se non di fiducia almeno d'apparente armonia, coir Imperatore, e diede la propria nipote in sposdi al principe francese.

Hannovi molti di questi tratti caratteri- stici v che rappresentano al vivo quei tempi.- Quando fu risoluto il viaggio a Nizza^ FilipiMi»