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LA. GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. (07

dello Sforza, gì! interessi pontifici si fossero uniti a quelli di Carlo’ V, propose a Clemente VII di trovarsi con lui a Nizza, e trattare ivi del matrimonio della nipote. La rinunzia ali* eredità non farebbe difScoltà nessuna^ purché il Papa asser gnasse a Caterina una dote conveniente. Il Papa accettò la proposta deiratd)occamento, e in pari tempo incaricò l’ambasciatore imperiale di scrivere al Signore suo ch’- ei darebbe Caterina Blh> Sforza, se V Imperatore medesimo s’impegnasse solennemente di mantenere a questo il suo stato: l’Imperatore facesse scrivere al duca di non vincolarsi con alcun’altra proposta matrimoniale, e contare su lui. Però^ aggiunse, non poter accettare le proposte di Cario, se assumere si dovesse la difesa e la conservazione del. ducato di Milano.*’ volendo pure, non gli basterebbe la forza; rimperatore dovere espr^saniente promettergli di aiutarlo, e proteggerlo controf il re di Francia.

Nel momento ih cui ebbe fermamente risolato di collegarsi con Francia, Clemente Vii, quasi fuori di sé, alzate 1& mani al Cielo, con ardente affètto esclamò: volesse Dio che V tmperaratore comandasse a tutto il mondo! Se per assicurare a lui’sifihtto imperoj io rinunziar dovessi al papato, vi rinunziérei: lo giuro dinanzi a Dio! *^

L’abboccamento del Papa tal re Francesco non ebbe luogo allora, nulla più della progettata conferenza coirimperatore; là’quale (aa^tj^o^tL^ftr