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404 LÀ CJOVENTè Dt CATERIIfA'1>B*llEDlCI.

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progetto (così faceva intendere il^ cardinale Gar- eia dv Loayaa^ confessore di Carlo V e suo inr viato a Roma l sarebbe il mezzo «più sicura di scacciar dalla testa dei Francesi t- .pensierì sul- l'Italia. Il Papa protestava che sarebbe attaccato fino alla morte agli interessi . dell' Imperatore-: i Francesi essere menzogneri e non d'altro cu- ranti che del proprio vantaggio. '• L' Imperatore desiderava il Concilio, sperando ridurre ad unità la Germania; il re di Francia non lo desiderava, temendo il ^verchio ingrandimento della potenza del suo competitore rn caso che- si ottenesse, tale unità; 4(> desiderava ancor meno il Papa, avendo iìananzi agli òcchi i concilii del secolo d^imo^ quinto. L'4mperatore ed il Re studiavansi d' in- fluire-, ognuno secondo il prq)rio intendimiento, ^n'animo del Papa: quegli per mezzo di Loaysa in favore, questi ^t mezzo del* cardinale di €rra- mont, contro il concilio. In tale stato di cose, am* bedue le parti cercavano di guadagnare Clemente con vantaggiose proposte per la sua nipote.

Carlo y,'nel luglio 4534, non pareva dubi- tare della inclinàzio'oe . del .Papa per Francia. a II cardinale'; di Gran^ont (così scriveva egli da Bruxelles il S9 del. mese suddetto al re Fer- dinando)^ tornato Intimamente da Roma, ha fatto divulgare per la via e per tutta la Francia, che il matrimonio- fra la nipote del Papa e 11 duca- di OrléaiJS è^à concluso , nonostante '«he il Santo