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LA' GIOVENTÙ 1>| CATERINA DE* MEDICI. 401

essendo di debito mio, tenendo Vos^ Chr. Maes. in loco di signor et patrone farla consapevole di quanto mi saccede di bene o di male, non ho vo- lato tacerli qualmente alla Ces. Maes. mio sup- premo Sign. è piaciuto doppo cognoèciuta Finno- céntia mia recevermi in sua" buona gratia, qual cosa son certo sai^ di molta contentezza alla Maes. vos. » Tali erano allora le relazìotii tra un Duca di Milano , e un gran Sovrano, come il tie francese.'* - ' '

- Ben diverso dal suo rivale, èra Enrico di Ot- léans. 11 quale, >come già' narrammo, era nato il 30 marzo deir annera 51 8, <5o$icchè allora toccava ap- pena gli anni della adolescenza. Giovanni Soranzo and^asciatore veneto, e Brantome*) ci hanno la- sciato un ritratto dell'uomo maturo; altri lo hanno dipìnto negli anni giovanili : sempre però nei tempi consecutivi al matrimonio; « Monsignor d*Orliens, scrisse Marino Giustiniani, ha anni i6 in 47, è malinconico come il Delfino (Francesco), ma lo dicono più savio di lui. » — ^ « Il Delfino { cosi riferiva Marano Cavalli parlando di Enrico . al tempo della pace diCrépy) dà cob le virtù sue infinita speranza a' francesi che deU)a riuscire il più valoroso principe che sia statò in quel regno, già dugento anni. Questo principe è di anni 87 fortissimo di corpo; e riesce. neHi esercizi del- l' anni benissimo. È di complessione alquanto malinconica; uqu è mplto bel parlatore^ ma ri-