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LA GIOTl^IfTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. 97

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Caterina era ancor neU’ infanzia, e già più d’un- suo pretendènte lo* ayeva rapito la morte. Quando si comiùciò a parlar sul serio del matrimonio, di lei, ne rimanevano due soli: Fraocesco Sforz%<ed Enrico di Valois duca d’Orléans.;

La partita era diseguale, benché il principe francese non si trQvassé allora in quella iminediata vicinanza del trono, in cui lo pose più tardi la morte divsuo fìratello.

Non già là predilezione pel duca di Milano S{>inse Carlo V imperatore a tentare di dargli lina compagna di vita in Caterina de^ Medici; la spinse il desiderio di mandare a vuoto i progetti francesi. Nessun peggiore avversario di Cesare aveva mai’ avuto Francespo Sforza. Per F esclusione del suo fratello maggiore, assolutamente incapace, successe al ducato il debole ed infelice figlio di Lodovico il Moro: di queir uomo che più’ gravemente di ògili altro avea pec^to contro la pàtria. Cacciatosi al pari degli altri principi’ italiani di quel teinpo, negli andirivieni di quella funesta politica che Clemente VII credè guidare, e ne fu vittima; trovandosi posto fra i due poli del mondo politico d’allena, l’Impero e la Francia; e tirato senza riposo di qua e di là; già da molto tempo il duca aveva ’cercato