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XV


In questa non vi son quadri, ritratti
    De’ grandi Eroi dei secoli passati,
    Colossi non vi son di marmo fatti,
    Gemme, e cammei di fulgid’oro ornati,
    Non vi splende superba la pittura,
    Non vi è saggio di greca architettura.
 

XVI


Che corporea non è bene intendete,
    Da Intelletto è formata solamente,
    Nè vederla in materia voi potrete,
    Ma con me immaginarla destramente
    Perchè sì bene l’occhio mio la scerne,
    Come osservando magiche lanterne.
 

XVII


Dove si vede un Diavolo, un Leone,
    Il Cerbero, poi l’Idra a sette teste,
    Mill’altre belle cose in conclusione
    Che contandole tutte vi uggireste,
    E certo son che mandereste allora,
    Il Vate, i versi, e qualcos’altro ancora.
 

XVIII


Quando natura fe’ la prima Donna,
    Gli pose in testa un certo tal cervello
    Che mai non si riposa, e mai si assonna,
    E gira sempre come un mulinello
    Di così strana forma, è di mestieri,
    Che abbia stravagantissimi pensieri.