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LI
Ch’io mi osservi allo specchio ora volete
Perchè brutto vi sembro? ebben lo sono,
Però farmi tacer voi non potrete,
Comunque io sia del ciel rispetto il dono,
Nè mai sperate, che in caricatura
Alterar voglia ciò che fe’ natura.
LII
Non mi vedrete mai con la fascetta
Come taluni, o l’abito attillato,
Che soffrono per far la vita stretta,
La cravatta, o il solino inamidato,
Che per non sguarcirsi fa mestieri
Se alcun chiama, il voltarsi tutti intieri.
LIII
Lo sò vi piacciono quei con l’occhialetto,
Col frustino, gli sproni, ch’ognor fanno
Giochetti, e scioccherie col fazzoletto,
E voglia il ciel se leggere poi sanno,
Ma questo non fa niente alla buon’ora,
Che sia galante basta alla Signora.
LIV
Quanti mai ve ne son di questi sciocchi
Che vedere si fan tutti galanti,
E in tasca poi non hanno tre bajocchi,
E per sembrare Cavalieri erranti
Portano ad arte una Viola in petto,
E non han desinato, e vi scommetto.