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L'ipotesi fondamentale 79

tello, l’ondeggiamento di questo gli rileva l’agitazione delle onde che egli non sospettava. Altre volte i moti vengono da noi percepiti con altri sensi che con la vista, per es. col tatto nel vento, con l’orecchio nelle onde sonore.

Ebbene con modi analoghi ci si rivela il continuo agitarsi delle molecole nei fluidi.

Lo studio delle soluzioni ha dato in questi ultimi anni una serie di fatti che hanno il valore di una conferma sperimentale della teoria cinetica.

Gli studi del van t'Hoff e di molti altri avevano già mostrato la piena analogia tra le sostanze disciolte e i gas. Le esperienze del Perrin in questi ultimi anni hanno dimostrato la perfetta analogia tra le soluzioni colloidali, le soluzioni vere, e i gas. Ora nelle soluzioni colloidali del Perrin i granuli sono visibili, quindi la discontinuità delle sostanze che è resa visibile in queste soluzioni risulta per analogia dimostrata nelle soluzioni vere, e nei gas.

2. — Leggi delle soluzioni. — Quando una sostanza solida viene disciolta in un liquido essa si comporta nello spazio che le è concesso, ossia in tutto il volume della massa liquida, come si comporterebbe un gas in un determinato volume ad esso riservato.

Il gas libero di muoversi si espande subito fino ad occupare tutto lo spazio libero, si distribuisce uniformemente ed esercita una pressione sulle pareti dal vaso. Il suo comportamento ubbidisce alle leggi di Boyle per ciò che riguarda la relazione tre pressione e volume, a quella di Gay Lussac per l’effetto della temperatura, e si conforma all’ipotesi di Avogadro circa il numero delle sue molecole. Queste tre leggi di Boyle, di Gay Lussac e di Avogadro sono dimostrate nella teoria cinetica.

Altrettanto avviene per le sostanze disciolte. Immaginiamo in un recipiente una certa quantità di acqua che contenga