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IV. — I fondamenti sperimentali della teoria cinetica.


1. — Il valore dell’ipotesi fondamentale. — La teoria cinetica dei gas è uno splendido edificio che si è andato a mano a mano completando e perfezionando. Bernouilli ne lanciò le linee fondamentali che ne costituivano come lo scheletro. Su questo, altri scienziati, ma specialmente il Clausius e il Maxwell modellarono i particolari architettonici. E l’edificio è servito mirabilmente a speculare i campi già noti nella scienza e a rivelarne altri sconosciuti.

Però l’ipotesi fondamentale restava sempre soltanto un’ipotesi: si suppongono i gas costituiti da particelle piccolissime perfettamente elastiche in continua agitazione. I fenomeni gassosi, la pressione, le leggi sono effetti di questa forma di aggregazione.

Nuovi studi, e fenomeni vecchi e nuovi hanno dato ormai base reale alla ipotesi fondamentale della teoria.

Se le dimensioni delle molecole sono quelle dateci dalla teoria cinetica siamo ancora troppo lontani dal potere sperare di vederle e di seguirne i movimenti. Ma abbiamo dei modi indiretti che possono fornire la prova di ciò che esiste eppur non vediamo. Se lontano da noi l’atmosfera è in movimento noi non ne vediamo i vortici, ma se nell’atmosfera sono sospesi dei corpi leggeri i loro rapidi moti e volteggiamenti ce li rilevano. Così ad un osservatore che sta sulla riva — la similitudine è del Perrin — non sono visibili le onde che si agitano a grande distanza, ma se sulle onde è un bat-