Pagina:La fisica dei corpuscoli.djvu/31


Il valore dell'ipotesi atomica 23

meni che conosciamo se non ammettendo questa forma di costituzione. Anche questa affermazione però sarebbe prematura. Sta il fatto che finora nessuna altra spiegazione è stata data nè proposta, e questo fatto ha un valore grande, ma non equivale a dichiarare impossibile il proporne.

Non mi pare dunque che si possa dare una risposta affermativa alla terza domanda.

E allora se non esiste nessun grado intermedio tra ipotesi e realtà dovremo dire che la teoria atomica è fino ad oggi semplicemente una ipotesi. Potremo però in questo caso parlare del valore di tale ipotesi.

Il valore di una ipotesi dipende evidentemente dalla relazione che essa ha con i fatti che deve spiegare. I fatti poi in due modi possono dar valore ad una ipotesi; possono dimostrare la realtà del sistema ammesso come ipotesi, o possono soltanto confermare l’ipotesi accrescendone la probabilità.

E, di nuovo, fatti possono confermare l’ipotesi in due modi: negativamente, quando non apportano nessuna difficoltà contro di essa, e positivamente, quando essi stessi conducono a concepire le cose nel modo espresso dalla ipotesi. La dimostrazione anche può farsi in due modi: direttamente e indirettamente; direttamente se la conclusione è l’affermazione dei postulati stessi dell’ipotesi, indirettamente se la conclusione è l’affermazione di proposizioni diverse da questi postulati, ma necessariamente connesse con quelli. In questo senso la dimostrazione indiretta è una vera dimostrazione perchè conduce alla certezza.

Nel caso attuale possiamo dire così: i fatti conosciuti tutti confermano l’ipotesi della costituzione atomica e molecolare dei corpi e la confermano tanto negativamente quanto positivamente. Alcuni di quei fatti, che sono una conferma positiva, hanno tale importanza e costituiscono indizi così evidenti che, secondo molti