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248 X. La struttura degli atomi e delle molecole

radio la cui molecola è la somma delle masse delle due molecole elementari. Ora le proprietà del radio che noi conosciamo seguitano a manifestarsi, e le modificazioni che avvengono nella molecola libera del radio, con quello sviluppo enorme di energia, si compie qualitativamente e quantitativamente anche nel cloruro di radio. Ciò dimostra che la molecola del radio è conservata integralmente anche nel cloruro. Bisogna osservare che qui non si tratta di decomposizione chimica. Il disfacimento della molecola del radio non è una decomposizione perchè non ne segue le leggi. Nessun agente esterno modifica il fenomeno radiattivo, nè la luce, nè il calore, nè il campo magnetico, nè il campo elettrico; mentre dovrebbero modificarlo se fosso decomposizione.

Non si ha dunque decomposizione del radio, e molto meno del cloruro, perchè nessun nuovo agente è comparso, e quindi non si può dire che le proprietà del radio ricompariscono quando il cloruro si decompone come si potrebbe asserire in altri casi analoghi.

La molecola del radio persiste dunque nel cloruro di radio. E allora se ciò è dimostrato per questo caso non c’è ragione di negarlo per gli altri. Infatti il cloruro di radio è una sostanza chimicamente definita e specificamente diversa dal cloro e dal radio come avviene per tutti gli altri composti chimici. Se dunque si è dimostrata in un caso la persistenza degli atomi ciò vale per tutti i casi dei corpi composti.

Finalmente gli studi dei Bragg sui cristalli, come si è visto nel capitolo IX, ci mostrano gli atomi totalmente separati fra loro. I nuclei che riflettono i raggi X, anche nei corpi composti; non possono essere che gli atomi, come dimostrano le esperienze, e quegli atomi sono lontani fra loro; talvolta un atomo di un elemento è proprio a metà distanza da due atomi di un altro elemento appartenenti a mo-