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238 X. La struttura degli atomi e delle molecole

deve essere la somma dei due raggi. Il nucleo positivo sarebbe dunque molto più piccolo di un elettrone il cui raggio è dell’ordine di cm.

L’atomo dell’idrogeno da ciò che si è detto dovrebbe avere un nucleo con una carica elettrica unitaria: sarebbe dunque l’elettrone positivo. Nell’ipotesi che la sua massa sia tutta di origine elettromagnetica sarebbe espressa, conforme alla teoria, da 2/3 di dove e rappresenta la carica elettrica ed a il raggio della sfera. Questo raggio risulterebbe così eguale ad 1/1830 di quello dell’elettrone negativo1. Secondo il Rutherford nessun fatto sperimentale contraddice finora a questo risultato.

L’atomo dell’elio, che ha una massa quattro volte più grande di quella dell’idrogeno e una carica elettrica positiva di due unità, dovrebbe dunque contenere quattro elettroni positivi e due negativi.

Dall’essere il nucleo dell’idrogeno molto più piccolo di quello dell’elio viene di conseguenza che se una particella incontra un nucleo di idrogeno questo può ricavare un urto che gli comunichi una velocità molto grande e maggiore di quella della particella stessa. Il Darwin2 ha determinato in questo caso la velocità che dovrebbe acquistare l’atomo di idrogeno, e ulteriori esperienze del Marsden3 hanno confermato l’ipotesi e la teoria.

Un’altra conclusione legittima dei concetti del Rutherford è questa che, come dai corpi radiattivi vengono spontaneamente emessi atomi di elio, così dovrebbero essere emessi anche atomi di idrogeno. Questa emissione non è stata finora riscontrata, quindi, se esiste, il numero di atomi

  1. E. Rutherford, l. c., p. 494.
  2. C. G. Darwin, Collision of a Particles with light Atoms, Ph. M., vol. 27, p. 499 (1914).
  3. E. Marsden, The passage of a Particles trough Hydrogen, Ph. M., vol. 27, p. 824 (1914).