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234 X. La struttura degli atomi e delle molecole


Siano invece due elettroni. Se essi sono stati situati in due punti di un diametro, ad egual distanza dal centro e in modo che la distanza fra essi sia eguale al raggio della sfera, allora la ripulsione scambievole viene equilibrata dall’attrazione del centro e il sistema è ancora in equilibrio stabile. In questo caso il lavoro Q è dato dall’espressione

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Se per vari atomi resta costante il raggio a si vede che la stabilità di un atomo solo con due elettroni è più grande di quella di due atomi con un elettrone ciascuno. Infatti nel primo caso il lavoro necessario per separarli è più grande che nel secondo. Ma se l’atomo con due elettroni avesse un volume eguale alla somma di quegli altri due si otterrebbe il risultato contrario.

Per tre elettroni la posizione di un equilibrio stabile si raggiunge quando vengono posti ai vertici di un triangolo equilatero il cui centro coincida con quello della sfera, e i cui lati siano eguali al raggio della sfera. Anche in questo caso si possono dedurre conseguenze analoghe a quelle precedenti per la stabilità dei vari sistemi.

Per quattro elettroni non si può ottenere equilibrio stabile con una distribuzione in un piano se essi sono in quiete. Bisogna disporli ai vertici di un tetraedro regolare il cui centro è quello della sfera e i cui spigoli sono ancora eguali al raggio di quella. Se invece i quattro elettroni sono in rapido movimento di rotazione allora possono ancora esser disposti in un piano.

Anche cinque elettroni possono essere disposti in un piano in condizione di equilibrio, purchè essi ruotino rapidamente intorno al centro.

Per un numero di elettroni maggiori di cinque non è