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Modelli di atomo | 233 |
2. — L’atomo di Thomson — Lord Kelvin pensò per il primo ad un tipo di atomo formato da una sfera di elettricità positiva in cui fossero distribuiti un certo numero di elettroni.
Questo modello fu studiato specialmente da J. J. Thomson che ne esaminò tutte le proprietà, e il modello appunto per questo è conosciuto oggi sotto il suo nome1.
Immaginiamo una sfera in cui sia distribuita elettricità positiva con densità uniforme. Questo tipo è così scelto perchè si presta facilmente allo studio matematico. In questa sfera sono distribuiti un certo numero di elettroni. Questi si respingono tra loro come corpuscoli carichi di elettricità dello stesso segno, e sono invece attirati dall’elettricità positiva secondo forze dirette verso il centro della sfera: devono trovarsi in equilibrio sotto l’effetto di queste due forze e degli urti scambievoli. Il primo problema è quello dunque di determinare le condizioni di equilibrio.
Queste condizioni saranno diverse secondo il numero di elettroni presenti.
Sia il caso di un solo elettrone. È il caso più semplice. L’elettrone sarà attirato dal centro della sfera e qui avrà la sua posizione di equilibrio stabile. La stabilità di questo stato è misurata dal lavoro che si dovrebbe compiere per separare l’elettrone dalla sfera. Questo lavoro secondo il Thomson è dato da
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dove e è al solito la carica elettrica dell’elettrone, a il raggio della sfera.
- ↑ Gli studi di Thomson sull’atomo sono riportati estesamente in J. J. Thomson, The Corpuscolar Theory of the Matter, cap. 6 e 7.