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14 I. Note storiche sulle teorie della costituzione dei corpi


Il principio fondamentale che si segue in questa determinazione è il seguente. Si determina la composizione empirica e il peso molecolare del maggior numero possibile di composti dell’elemento da studiare e si ottiene così il numero di grammi dell’elemento contenuti nella grammimolecola di quei composti. Il numero più piccolo dei valori così trovati è quello che si assume come peso atomico. Questo principio e questo metodo sono dovuti al Cannizzaro1 (1826-1910).

Altri metodi meno generali si fondano sulla legge dei calori specifici di Dulong e Petit, o su quella di Neumann, o sulle regole di Mitscherlich dedotte dalle forme cristalline.

Con il Cannizzaro si può dire che si è chiuso il periodo di costruzione della teoria atomica dei corpi. L’edificio è oggi completo, e i nuovi studi e le nuove scoperte ne vanno fissando la stabilità.

Gli studi moderni si occupano specialmente di ciò che è al di là dell’atomo.

L’atomo indivisibile non esiste più per i fisici moderni, esso è un edificio molto complesso formato di corpuscoli molto più piccoli. Esso non è più immutabile perchè in alcuni casi si è visto come dall’atomo di un elemento se ne possono avere altri di elementi diversi.

È tutto un campo nuovo, sconosciuto ai fisici di venti o trent’anni fa, e che va aprendo allo sguardo scrutatore e passionato dello studioso orizzonti nuovi e nuove meraviglie.

  1. Cannizzaro, Sunto di un corso di filosofia chimica, Nuovo Cim., 7, p. 321 (1858).