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186 | VIII. L’energia raggiante |
corpuscoli emettenti non può essere che finito. Questa difficoltà non è però propria del problema attuale, coincide col problema di assegnare un significato fisico ad ogni spettro continuo, ed è stata studiata in vario modo da autori diversi senza che si possa dire finora risolta.
Nel caso nostro possiamo evitare la difficoltà immaginando sostituito allo spettro continuo, in cui le lunghezze d’onda vanno variando con continuità, uno spettro fatto di zone in ciascuna delle quali la lunghezza d’onda resta costante e cambia bruscamente solo al passaggio da una zona all’altra a gradinata.
Si tratta allora di assegnare a ciascuna zona elementare di tale spettro un possibile numero di corpuscoli che siano capaci di dare le vibrazioni corrispondenti a quella zona. È dunque una distribuzione statistica che si deve fare, e il calcolo delle probabilità ce ne fornisce il modo. Sappiamo anzi che quando la distribuzione può farsi in un certo numero di modi, questo numero viene a misurare la probabilità della distribuzione.
Il metodo è stato fecondo di ottimi risultati in altri problemi. Nella teoria cinetica dei gas il Boltzmann è riuscito a dare così un significato fisico molto importante al concetto dell’entropia di un gas1.
Con questi criteri il Planck è riuscito a dare una formola che si adatta bene ai risultati sperimentali, ma la sua formola include un’ipotesi nuova, quella dei quanti.
5. — L’ipotesi dei quanti. — Gli studi del Boltzmann avevano già mostrato come si possa mettere in relazione l’entropia di un sistema con la probabilità del suo stato.
Il Planck ha esteso e completato le idee del Boltzmann.
- ↑ Vedi Boltzmann nella Teoria dei gas, capitolo 1, par. 6 ed 8.