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La natura dell'energia irraggiata | 185 |
speciale forma di energia che si manifesta. La radiazione emessa da un corpo è di per se stessa un fenomeno estremamente complesso. Bisogna ricorrere senza dubbio alle ipotesi sulla costituzione del corpo emettente, ma qui non può bastare quello che pure era sufficiente in altri problemi di cui s’è visto qualche esempio. Per dimostrare la pressione esercitata da un gas, o i fenomeni della diffusione e simili bastava ammettere i corpi costituiti di molecole tutte eguali, ed assegnare a tutte egualmente una stessa velocità media, con una escursione libera media eguale per tutte, e così via; in altri termini a tutte e a ciascuna molecola veniva attribuita una identica funzione fisica.
Qui invece si deve dar ragione della emissione di una energia raggiante che comprende un numero infinitamente grande di vibrazioni, con lunghezze d onda variabili entro limiti amplissimi, potremmo dire da zero all’infinito; e 1 intensità di questa energia varia con la lunghezza d’onda e varia con la temperatura. I corpuscoli elementari che emetteranno tale energia non hanno dunque tutti una funzione fisica identica, benchè si possa dire analoga per tutti.
Il problema richiede appunto che si dia ragione del modo di variare dell’intensità col variare della lunghezza d’onda.
Bisogna dunque nella rappresentazione analitica del fenomeno poter distribuire i corpuscoli emettenti in modo da assegnare possibilmente a ciascuno una specie determinata di energia da emettere, e con quella intensità che gli corrisponde
Ma qui interviene già una prima difficoltà. Lo spettro della energia emessa da un corpo in generale, ed in particolare dal corpo nero che studiamo, è uno spettro che ci apparisce continuo, in modo che non si passa da una lunghezza ad un’altra senza passare per gli infiniti valori che può assumere fra quei due. Si tratta dunque di un numero infinitamente grande di valori di , mentre il numero dei