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Periodo medio | 11 |
nitz sono le monadi «entelechiae» ossia forme sostanziali semplici, inestese infinite di numero, incorruttibili, diverse di specie. Ma egli propone questo modello piuttosto come una costruzione fantastica della materia che come una vera teoria, e lo esprime della sua famosa lettera a Pfaff in cui dice apertamente che i filosofi si divertono in queste concezioni, e nel formare ipotesi esercitano le forse del loro ingegno.
Le monadi di Wolf sono dotate di forze di moto di attrazione e di ripulsione; fra le monadi esiste il vuoto.
Per Boscowich i princípi elementari della materia sono proprio punti geometrici, centri di forze, indivisibili, lontani fra loro perchè se si toccassero già non sarebbero più punti ma un punto solo. A piccole distanze si attirano, a distanze maggiori si respingono, ma a grandi distanze le forze sono sempre attrattive. La varia posizione relativa di questi punti forma prima i corpi elementari e poi i corpi di maggior mole; come se si avessero linee di punti disposti in forma di lettere, e di queste lettere fossero composte parole, e libri e biblioteche.
Anche Kant fu dinamista, le sue monadi hanno forze attrattive e ripulsive, forze plastiche ed architettoniche, agiscono per un fine quindi hanno in certo modo senso e intelletto.
Altri filosofi trascendentali come lo Schelling e lo Schoppenhauer non ammisero alcun substrato della materia, ma soltanto forze agenti con continuità.
3. — Periodo moderno. — Con Boyle (1626-1691) si può dire che cominciasse un periodo storico nuovo nello studio della costituzione dei corpi; uno studio che voleva avere un solido fondamento sperimentale, come il Boyle espo-