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174 | VII. Teoria elettronica dei metalli |
chè mentre tutti gli altri fenomeni potevano ancora spiegarsi sufficientemente attribuendoli al moto dei soli elettroni, questo è fondato essenzialmente sull’effetto differenziale delle sue specie di ioni. In realtà però quello che realmente risulta dimostrato è soltanto l’effetto differenziale, effetto che si verificherebbe egualmente anche se una delle due frazioni di corrente, e , diventasse nulla1.
13. — Le costanti fondamentali della teoria. — Recentemente il Corbino2 in un importante studio teorico sull’azione del campo magnetico nelle lamine ha potuto assegnare delle formole che permettono la determinazione delle quattro costanti fondamentali della teoria elettronica dei metalli, cioè dei numeri di corpuscoli dei due segni esistenti per ogni centimetro cubo e la loro mobilità. Il Trabacchi seguendo i concetti del Corbino ha sottoposto alla prova sperimentale il bismuto e ne ha ricavato i valori seguenti3
in cui e sono i numeri dei corpuscoli positivi e negativi per centimetro cubo, e e le rispettive mobilità nel senso del Drude. Ciò significa che per determinare le velocità effettive dei corpuscoli si dovrebbero moltiplicare i valori delle per le rispettive cariche.
- ↑ Confr. A. Righi, Sul moto dei ioni ecc. N. C. s. VI, v. 11. p. 5 (1916).
- ↑ O. M. Corbino Variazioni magnetiche di resistenza e diminuzione del coefficiente di Hall al crescere del campo. N. C. s. VI, v. XVI p. 185 (1918).
- ↑ G. C. Trabacchi Determinazione delle costanti elettroniche del bismuto N. C., VI, XVI, p. 197 (1918).